Dopo l’ECG sotto sforzo, è la volta di un altra “prova da sforzo” come la spirometria. Con l’esame spirometrico, l’obiettivo è quello di valutare la capacità respiratoria del paziente attraverso una serie di parametri statici e dinamici.
I Parametri statici sono quelli che si analizzano facendo inspirare lentamente e profondamente al paziente dentro al boccaglio monouso. Il paziente dovrà poi espellere completamente l’aria espirando.
Invece, per ottenere i parametri dinamici, il paziente deve respirare normalmente (sempre attraverso il boccaglio monouso) ma con il naso chiuso da un dispositivo stringinaso al fine di registrare il volume corrente (VC).
Successivamente il paziente deve compiere un’inspirazione massimale (fino a CPT), seguita da una rapida, decisa e completa espirazione. Questo test di capacità vitale forzata (FVC) è probabilmente il valore più importante fornito dalla spirometria perché misura curva flusso-volume in ispirazione ed espirazione che ci fornisce informazioni decisive sulla funzionalità polmonare dell’atleta.
In più, la visita agonistica prevede anche un esame delle urine per analizzare i valori e la presenza di leucociti , nitriti , urobilinogeno , PH, sangue, Albumina, acido acetilacetico, bilirubina , glucosio ecc.
Se vuoi scoprire tutto sulle visite medico sportive puoi consultare questa relazione della Federazione medico sportiva italiana circa il quadro normativo attuale e i protocolli di visita.